Direttiva Case Green 2024: come guidare i vostri clienti nella transizione energetica del patrimonio edilizio

Direttiva Case Green

Ti stai chiedendo come spiegare ai tuoi committenti che il loro immobile in classe F o G rischia di perdere valore? I clienti ti bombardano di domande sulla Direttiva “Case Green” e non sai come tradurre la normativa in opportunità progettuali concrete? Se gestisci progetti di riqualificazione o stai pianificando interventi su edifici ante-1976, ecco alcune considerazioni utili per trasformare le sfide normative in valore aggiunto per i tuoi progetti.

La realtà è che con oltre il 60% del patrimonio edilizio italiano nelle classi energetiche peggiori, la domanda di riqualificazioni professionali esploderà nei prossimi anni. Per architetti e progettisti preparati, questo significa opportunità senza precedenti. Ma servono competenze specifiche, visione strategica e capacità di guidare i committenti attraverso scelte complesse. Vediamo allora come interpretare questa normativa.

Il quadro normativo: obiettivi e scadenze per la progettazione

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La Direttiva UE 2024/1275 (EPBD) definisce un percorso chiaro: decarbonizzazione completa del parco edilizio entro il 2050. Per noi professionisti, questo si traduce in requisiti progettuali sempre più stringenti e nella necessità di padroneggiare tecnologie integrate di efficientamento.

Il concetto di ZEB (Zero Emission Building) diventerà lo standard progettuale di riferimento. Non parliamo più solo di ridurre i consumi, ma di progettare edifici che producano tanta energia quanta ne consumano, attraverso l’integrazione architettonica di sistemi rinnovabili, involucri ad altissime prestazioni e impiantistica smart. Ogni nuovo progetto dovrà essere “solar-ready”, con predisposizioni strutturali per fotovoltaico, accumulo e ricarica veicoli elettrici.

Le scadenze sono serrate: dal 2028 per gli edifici pubblici e dal 2030 per tutti i nuovi edifici. Questo significa che i progetti attualmente in fase di sviluppo devono già rispettare questi standard se vogliamo evitare obsolescenza precoce. Per i progettisti, padroneggiare le tecniche di progettazione integrata e il BIM energetico diventa imprescindibile per rimanere competitivi.

Il recepimento nazionale, previsto entro maggio 2026, porterà ulteriori specificazioni tecniche. Anticipare questi requisiti nei progetti attuali significa offrire ai committenti edifici “future-proof” che manterranno il loro valore nel tempo.

Consulenza strategica: come comunicare il valore degli interventi

Uno degli aspetti più delicati del nostro lavoro è far comprendere ai committenti che l’assenza di divieti espliciti di vendita non significa che possano ignorare il problema. Il “brown discount” – la svalutazione degli immobili inefficienti – è un fenomeno già misurabile che dobbiamo saper quantificare e comunicare.

Quando un cliente ci chiede se la sua proprietà in classe G diventerà invendibile, la risposta professionale non è un semplice “no” basato sull’assenza di divieti normativi. Dobbiamo illustrare come il differenziale di valore tra edifici efficienti e inefficienti si amplierà progressivamente, portando esempi concreti: differenziali nei tassi di mutuo, nei premi assicurativi, nella velocità di vendita.

La nostra responsabilità professionale è guidare i committenti verso scelte consapevoli, fornendo analisi costi-benefici dettagliate che considerino non solo l’investimento iniziale, ma anche il valore patrimoniale preservato, i risparmi operativi e i benefici fiscali. Un approccio consulenziale che ci posiziona come partner strategici, non semplici esecutori tecnici.

Sviluppare scenari comparativi – “cosa succede se non interveniamo” versus “risultati attesi con riqualificazione” – diventa uno strumento potente per supportare le decisioni d’investimento dei clienti.

Analisi del patrimonio esistente: priorità d’intervento

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Con il 60% degli edifici italiani in classe F o G, la sfida progettuale è monumentale. Come professionisti, dobbiamo sviluppare metodologie efficienti per valutare e prioritizzare gli interventi su larga scala, specialmente per clienti con patrimoni immobiliari articolati.

Gli edifici costruiti tra il 1945 e il 1976 presentano criticità ricorrenti che dobbiamo saper riconoscere e affrontare: murature non isolate con trasmittanze superiori a 1,5 W/m²K, coperture disperdenti, serramenti obsoleti con valori Uw superiori a 5 W/m²K, impianti sovradimensionati e inefficienti. Sviluppare un database di soluzioni tipo per queste casistiche accelera la fase progettuale e ottimizza i costi.

La normativa richiede di intervenire prioritariamente sul 15% degli edifici peggiori. Per i progettisti, questo significa opportunità di consulenza per audit energetici massivi, masterplan di riqualificazione pluriennali, progettazione di interventi scalabili. La capacità di gestire progetti complessi su portfolio immobiliari diventerà un fattore differenziante nel mercato professionale.

È fondamentale sviluppare competenze specifiche nella valutazione economica degli interventi: non tutti i committenti possono affrontare riqualificazioni deep, quindi saper progettare interventi modulari con ROI ottimizzato diventa essenziale.

Strumenti di valutazione: oltre l’APE standard

L’APE è solo il punto di partenza. Come progettisti, dobbiamo andare oltre il documento burocratico per fornire ai committenti analisi che guidino realmente le scelte progettuali. La diagnosi energetica strumentale, con termografie, blower door test, monitoraggi in continuo, diventa lo strumento per trasformare dati in decisioni progettuali.

Investire in strumentazione professionale e formazione specifica si ripaga rapidamente: la differenza tra un progetto basato su assunzioni e uno basato su dati reali può significare risparmi del 30-40% per il cliente, con evidenti ricadute sulla nostra reputazione professionale.

La modellazione energetica dinamica permette di simulare diverse strategie d’intervento e ottimizzare il rapporto costi-benefici. Presentare ai committenti simulazioni CFD del comfort termo-igrometrico o analisi LCC (Life Cycle Cost) eleva il livello della consulenza e giustifica investimenti adeguati alla complessità del servizio.

Particolare attenzione va posta alla documentazione: report fotografici con termografia comparativa pre-post, modelli BIM energetici, dashboard di monitoraggio real-time. Questi strumenti non solo supportano le scelte progettuali, ma diventano potenti strumenti di marketing per i nostri clienti nel valorizzare gli immobili riqualificati.

Windows Insulation

Strategie d’intervento: progettazione integrata per massimi risultati

La nostra esperienza nel settore ci insegna che l’approccio integrato è l’unico che garantisce risultati ottimali. Non si tratta più di sommare interventi singoli, ma di progettare sistemi edificio-impianto sinergici.

L’involucro performante resta il fondamento di ogni riqualificazione efficace. La progettazione del sistema di isolamento – cappotto, insufflaggio, isolamento interno dove vincolato – richiede attenzione ai dettagli costruttivi: ponti termici, tenuta all’aria, gestione del vapore.

La scelta dei serramenti ad alte prestazioni diventa cruciale: telai con trasmittanze Uf < 1,0 W/m²K, vetrate con Ug < 0,6 W/m²K, corretta progettazione del nodo di posa secondo UNI 11673-1. Qui la consulenza specialistica sui serramenti può fare la differenza tra un intervento mediocre e uno eccellente.

L’impiantistica integrata richiede competenze sempre più sofisticate. Dimensionare pompe di calore in edifici riqualificati, progettare sistemi radianti a bassa temperatura, integrare accumuli termici ed elettrici: ogni elemento deve dialogare in un sistema coordinato. Il BMS (Building Management System) non è più optional ma elemento centrale per ottimizzare le prestazioni nel tempo.

L’integrazione delle rinnovabili va oltre il semplice dimensionamento del fotovoltaico. Dobbiamo progettare l’orientamento e l’inclinazione ottimali, prevedere strutture di supporto integrate architettonicamente, dimensionare sistemi di accumulo basati sui profili di consumo reali. La progettazione di comunità energetiche apre nuove opportunità per interventi su scala condominiale o di quartiere.

La ventilazione meccanica controllata risolve il paradosso degli edifici super-isolati garantendo IAQ ottimale. Ma attenzione: la progettazione dei sistemi VMC richiede competenze specifiche su portate, perdite di carico, posizionamento bocchette, integrazione architettonica delle canalizzazioni.

Il futuro della professione: competenze e opportunità

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La Direttiva Case Green ridefinisce il nostro ruolo professionale. Non siamo più solo progettisti di interventi edilizi, ma consulenti energetici, gestori di processi complessi, garanti della sostenibilità economica e ambientale degli investimenti immobiliari.

Questo richiede aggiornamento continuo: certificazioni specialistiche, padronanza di software di simulazione avanzati, comprensione dei meccanismi finanziari e fiscali. Ma soprattutto, capacità di visione sistemica: ogni intervento deve essere inquadrato in una strategia di lungo termine che consideri evoluzione normativa, cambiamenti climatici, innovazione tecnologica.

Le opportunità sono enormi per chi saprà posizionarsi correttamente. La domanda di riqualificazioni professionali crescerà esponenzialmente. I committenti cercheranno professionisti capaci non solo di progettare, ma di gestire l’intero processo: dalla diagnosi iniziale al monitoraggio post-intervento, dalla gestione degli incentivi alla certificazione dei risultati.

Chi investirà ora in competenze e strumenti avrà un vantaggio competitivo decisivo. Chi aspetterà si troverà a rincorrere un mercato che premierà esperienza e track record dimostrabili.

Cerchi un partner affidabile per la componentistica ad alte prestazioni nei tuoi progetti di riqualificazione? Il nostro Ufficio Tecnico è a disposizione per supportarti nella specifica e dimensionamento di serramenti che garantiscano il salto di classe energetica previsto. Con oltre 50 anni di esperienza e una gamma di soluzioni certificate per ogni esigenza progettuale, siamo il partner ideale per trasformare le sfide della Direttiva Case Green in progetti di successo.

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