La più grande preoccupazione della maggior parte delle persone che si rivolgono a noi per acquistare gli infissi di casa è quella di rendere la propria abitazione il più possibile sicura ai tentativi di intrusione.
Per questo motivo abbiamo realizzato questo articolo con la speranza di fare un po’ di luce su questo argomento!
Le notizie che si leggono quotidianamente sui giornali parlano chiaro: l’Italia con una media di un furto ogni 2 minuti non può essere considerato un paese in cui la sicurezza è garantita al 100%.
Molto probabilmente i numeri sono un tantino esagerati, si sa i giornali devono vendere, ma il loro effetto sulla gente è comunque al contrario reale e molto preciso: diffonde il panico tra le persone.
Noi questo lo constatiamo bene.
Incontriamo infatti ogni giorno coppie che stanno acquistando la loro prima casa o persone che devono ristrutturare quella che già posseggono, la cui massima preoccupazione non è la bellezza estetica della finestra, né la sua efficienza in termini di dispersione del calore e quindi di risparmio energetico.
La più grande preoccupazione della maggior parte delle persone che si rivolgono a noi per acquistare gli infissi di casa è quella di rendere la propria abitazione il più possibile sicura ai tentativi di intrusione.
Sono davvero tante le persone che ogni mese ci vengono a trovare nel nostro show room, seguono i nostri ragazzi che illustrano loro tutti i dettagli delle varie tipologie di infissi che produciamo, li ascoltano con attenzione… e poi finalmente pronunciano la fatidica domanda che ormai ci aspettiamo:
Veramente belli ed efficienti, ma quanto sono resistenti ai tentativi di scasso?
Bene, in questo articolo faremo chiarezza una volta per tutte sul fattore di incidenza di un serramento per quanto riguarda la sicurezza di un’abitazione e sulla sua capacità di resistere o rendere difficoltoso ai malintenzionati l’effrazione, cioè lo scasso.
Leggi fino in fondo e scoprirai che molto probabilmente la realtà è molto diversa da quella che immagini e soprattutto da quella che ti raccontano.
Serramenti e sicurezza: il grado di resistenza di un infisso
Proprio per la loro funzione di comunicazione fra interno ed esterno, è intuitivo considerare i serramenti come l’elemento di protezione fondamentale per proteggerci da un tentativo di intrusione in casa nostra.
Quante volte abbiamo visto scene di film in cui i ladri si introducono in casa di malcapitati passando proprio attraverso le finestre?
La realtà non è poi così differente: finestre e porte sono davvero i vani di ingresso alle nostre abitazioni per possibili malintenzionati.
Ma quindi, quanto i serramenti sono in grado di ostacolare uno scassinatore?
La sicurezza dei serramenti è strettamente legata al concetto di antieffrazione, la capacità cioè di resistere (o almeno rendere difficile) lo scasso da parte di una persona intenzionata ad entrare nella nostra abitazione.
Ogni serramento in commercio è classificato per la sua capacità di resistenza da una sigla che va da RC1 fino a RC6 secondo una serie di norme UNI (vedi tabella).
Secondo queste norme, le finestre sono classificate in base alla loro risposta a tre prove a cui sono sottoposte:
- PROVA AL CARICO STATICO
Consiste nello “spingere” con un martinetto idraulico la finestra o la porta. Tutti i punti di chiusura vengono messi sotto sforzo con una determinata forza, se il serramento resiste senza subire danni troppo gravi la prova è superata.
Forze via via più intense permettono di classificare la finestra sulle parti alte della scala. - PROVA AL CARICO DINAMICO
Consiste nel colpire il serramento con un determinato peso che cade dall’alto.
Per la precisione vengono colpiti il vetrocamera e il montante centrale e la classe di resistenza viene stabilita in base all’altezza da cui viene “lasciato cadere” il peso. Altro fattore determinante è la dimensione degli eventuali fori formatesi per il danneggiamento: se vi passano attraverso determinate sagome previste dalla normativa la prova non è superata. - ATTACCO MANUALE
L’ultima prova consiste nel tentativo di forzare la finestra per un tempo stabilito da parte di un operatore provvisto di un set di attrezzi da “scassinatore professionista”.
Più è alto il tempo di resistenza migliore sarà la relativa classe.
Sveliamo la bufala: la reale capacità di resistenza di un infisso
Come ti sarà chiaro, la terza e ultima prova è la più significativa.
In essa è presente un fattore determinante a cui dobbiamo prestare molta attenzione: il fattore TEMPO.
Qualunque sia la qualità della finestra e la sua capacità di resistenza all’effrazione, nella vita reale la buona o la cattiva riuscita di un tentativo di scasso dipende dal tempo che il malintenzionato ha a sua disposizione.
Anche il caveau di una banca può essere aperto se chi cerca di introdursi può farlo con tutta la calma del mondo e impiegandoci il tempo necessario.
Se, armandosi di santa pazienza, è possibile sfondare il caveau di una banca, figuriamoci le finestre di casa nostra!
A questo punto la domanda nasce spontanea:
Quanto tempo può resistere il migliore infisso in circolazione, quello cioè di classe RC6, a un tentativo di scasso?
Due ore? Meno
Un’ora? Meno
Bhe, almeno il tempo di scoraggiare il più tenace degli scassinatori? Mmmh non proprio.
A dir la verità i serramenti più sicuri resistono appena 20 minuti, nemmeno il tempo di una spesa al supermercato.
Deluso? Stupito? È la cruda e triste realtà, quella che nessuno ti racconta.
Riportiamo qui di seguito le classi di resistenza con i relativi tempi di attacco omettendo per semplificazione i risultati ottenuti nelle prime due prove. Per completezza, invece, precisiamo che durante il test, mano a mano che si prova a superare le prove di attacco più difficili, l’operatore cambia i suoi attrezzi e prova a forzare il serramento con strumenti più efficaci.
- RC1 – resistenza solo ad uno scassinatore improvvisato che usa unicamente la forza fisica.
- RC2 – tempo di attacco 3 minuti.
- RC3 – tempo di attacco 5 minuti.
- RC4 – tempo di attacco 10 minuti.
- RC5 – tempo di attacco 15 minuti.
- RC6 – tempo di attacco 20 minuti.
Arrivati a questo punto dobbiamo fare un’altra precisazione: la classificazione appena presentata si riferisce secondo le norme UNI a “Porte pedonali, finestre, facciate continue, inferriate e chiusure oscuranti” cioè a un insieme di prodotti eterogeneo.
Se prendiamo in considerazione in maniera specifica il solo serramento “finestra”, la classificazione si riduce ulteriormente.
Sul mercato esistono infatti unicamente infissi che raggiungono al massimo la classe RC2 (tempo di attacco 3 minuti), ma la stragrande maggioranza delle finestre vendute è RC1.
In ambito sicurezza infatti, la tecnologia ha delle forti limitazioni, e permette ai produttori di raggiungere livelli di resistenza non esageratamente elevati.
A questo punto allora su quale finestra conviene indirizzare la nostra intenzione di acquisto?
Come scegliere e valutare un infisso per la propria abitazione
Se hai letto i nostri precedenti articoli, sai che ci piace ragionare non solo in termini di estetica ed efficienza ma anche in termini di valutazione economica delle soluzioni che offriamo.
Tra una finestra in RC1 e una in RC2, esiste una certa maggiorazione di costi e di investimento economico abbastanza rilevante giustificata solo dai 2/3 minuti guadagnati sulla resistenza allo scasso.
==> Vale veramente la pena spendere cifre più elevate semplicemente per costringere il ladro a qualche minuto in più di lavoro?
Vogliamo essere sinceri anche contro i nostri stessi interessi: ASSOLUTAMENTE NO.
Anche il più imbranato dei ladri riuscirebbe a mettere a repentaglio la sicurezza della tua abitazione se affidi quest’ultima alla sola resistenza di una finestra.
Noi di FAMM Infissi abbiamo un’idea ben precisa: lasciamo risolvere il problema “sicurezza” a chi realmente può garantirla.
Un sistema di allarme è l’unica soluzione che può assicurarti protezione e che può scoraggiare un tentativo di furto ancora prima che il malintenzionato possa avvicinarsi al serramento.
Non credere a chi ti vuole vendere finestre a prova di ladro: NON ESISTONO!
Questi “venditori di bolle di sapone” non fanno altro che dilagare il panico per convincere la gente a spendere di più per l’acquisto di serramenti in RC2 che non hanno un vero vantaggio reale.
Cosa proponiamo noi di FAMM?
Come per tutte le cose non esiste una soluzione unica che vada bene per tutti.
In funzione della tua abitazione può andar bene una soluzione invece di un’altra.
Il Contatto Allarme
Possiamo però dirti che una soluzione valida può essere rappresentata dai sistemi di allarme.
In commercio ci sono svariate possibilità e sistemi. Tra questi il contatto allarme è un dispositivo elettrico che fa contatto tra la finestra e l’infisso.
In questo modo, nel momento che la finestra viene aperta, ed il meccanismo è in funzione, si aziona l’allarme di casa.